La chiesa di Santa Maria Donnaregina Vecchia è una chiesa monumentale di Napoli costruita agli inizi del XIV secolo per le monache clarisse del monastero omonimo.
La chiesa si trova alle spalle di Santa Maria Donnaregina Nuova, quest’ultima costruita nel Seicento con lo scopo di rimpiazzare quella Vecchia, con la quale dal 2007 entra a far parte del circuito del Museo diocesano di Napoli.
Lungo le pareti del coro delle monache è conservato il più grande e uno dei più importanti cicli di affreschi del XIV secolo a Napoli.
Storia
Inizialmente fu un monastero di monache basiliane dedicato a San Pietro del Monte di Donna Regina, attestato fin dal 780. Nel IX secolo passò alle monache benedettine e successivamente alle clarisse nel XIII secolo. Durante il regno di Carlo I d’Angiò, il monastero fu trasformato in prigione per i nobili oppositori al regno. Subì danni da un terremoto nel 1293 ma fu ricostruito grazie alle donazioni della regina Maria d’Ungheria, e una nuova chiesa fu consacrata nel 1320.
Nel 1390, un incendio danneggiò il tetto della chiesa, e i lavori di restauro furono commissionati dalla regina Giovanna II d’Angiò, seguiti da ulteriori restauri a seguito di terremoti nel XV secolo. Nel XVI secolo, un nuovo chiostro fu aggiunto al complesso e nel XVII secolo fu costruita una seconda chiesa, Donnaregina Nuova. Nel 1860, una parte del monastero fu abbattuta per l’ampliamento di via Duomo, e nel 1861 il monastero fu soppresso.
La chiesa Vecchia passò al comune di Napoli e fu utilizzata per vari scopi, tra cui uffici delle guardie municipali, una scuola, e abitazioni provvisorie per i poveri. In seguito ospitò la Corte d’assise e la commissione municipale per la conservazione dei monumenti. Tra il 1892 e il 1902, divenne il “Museo della città” e sede dell’Accademia Pontaniana dal 1899.
Le due chiese, Vecchia e Nuova, furono separate nel 1928-1934, permettendo di evidenziare le strutture gotiche dell’abside della chiesa Vecchia. Il sepolcro di Maria d’Ungheria fu spostato nella chiesa Vecchia nel 1727. Attualmente, ciò che resta del monastero di Donnaregina ospita la “Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio” dell’Università di Napoli.
Il Museo
In occasione dell’apertura del Museo Diocesano di Napoli, che si snoda all’interno della chiesa barocca rimasta chiusa per molti anni, sono ritornate opere di grande pregio come l’Annuncio e l’Immacolata Concezione del 1646, del lorenese Charles Mellin, nella prima cappella a sinistra; San Francesco che riceve i simboli della beatificazione e della santità, rara iconografia del Solimena, nella terza cappella a destra; e la tenera Madonna con Bambino di Massimo Stanzione, posta nella sacrestia.Il percorso museale è composto dai temi significativi della fede cristiana vissuta e manifestata nella Chiesa Napoletana: al piano navata, si trova la rappresentazione di “San Gennaro”, patrono di Napoli e la raffigurazione di “Maria”, modello di vita per i cristiani.

Questi temi della Cristianità trovano descrittori formidabili in pittori come Andrea Vaccaro, Paolo de Matteis e Luca Giordano; ma anche, nel fiammingo Teodoro d’Errico, in Francesco Solimena, Aniello Falcone, e Marco Pino da Siena. Inoltre entrando nel Museo, che si estende per ben 3000 mq, si potrà scoprire, nella sala dei Preziosi, la rara Stauroteca del XII secolo custode di un frammento della Croce del Cristo e la tavola a tempera del Trecento con fondo d’oro, che rappresenta un ritratto dell’arcivescovo di Napoli Umberto d’Ormont.
Tavole, tele, affreschi, sculture, ori e argenti… tante le opere da ammirare, un tempo chiuse in depositi e casseforti, la cui disposizione mette in evidenza i momenti più salienti dei temi scelti, grazie al quale il Museo Diocesano diviene, secondo le parole di Sua Eminenza Crescenzio Sepe “…punto di riferimento sia per una sapiente rivisitazione della storia credente della Comunità locale espressa nella forma delle arti, sia per una lettura culturale altrettanto sapiente dell’oggi”.
I due percorsi, quello medioevale e quello barocco si completano, formano una sinergia unica che ci conduce lungo il filo della storia dell’arte napoletana in cui ritrovare le nostre radici e quelle della nostra fede.

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2. MUSEO
1. church of Santa maria donnaregina vecchia
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info e Accessibilità
Largo Donnaregina, 1, 80138 Napoli NA
0815571365
www.museodiocesanonapoli.com
Ingresso in sedia a rotelle
orari apertura
| Giorni | Mattina | Pomeriggio |
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| Lunedì | 9:00- | -16:30 |
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| Mercoledì | 9:00- | -16:30 |
| Giovedì | 9:00- | -16:30 |
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