Chiesa di San Giuseppe dei Nudi
Il tempio venne eretto da Giovanni del Gaizo nel 1785 su commissione dell’Arciconfraternita e Real Monte di San Giuseppe[1], formata principalmente da nobili, avvocati, architetti, artisti, prelati (pontefici inclusi) desiderosi di dedicarsi anche ad attività benefiche. La chiesa è un ampliamento del precedente edificio religioso agostiniano dedicato a Santa Maria dell’Olivo.
Nonostante un successivo intervento effettuato da Luigi Angiolia nel 1888, il tempio ha conservato l’articolazione ad aula quadrata, coperta da volte con due cappelle affondate e il coro absidale poligonale.
La chiesa ha un impianto a croce greca. Sul fondo vi è l’altare maggiore, scolpito da Antonio Di Lucca e sovrastato da un dipinto di Achille Jovene del 1852, rappresentante San Giuseppe e la pia opera di vestire gli ignudi; mentre l’altare laterale sinistro è sormontato da una splendida Adorazione dei Pastori di Girolamo Starace-Franchis (noto ai più per aver realizzato degli affreschi nella Reggia di Caserta) e quello destro da una Santa Margherita da Cortona di ignoto artista del XVIII secolo. Sulla volta si conservano in pessime condizioni degli affreschi eseguiti da Gaetano D’Agostino durante il già citato restauro tardo-ottocentesco. Al di sopra dell’ingresso vi è la cantoria sulla quale è posizionato un pregevole organo settecentesco in legno dorato (quasi certamente suonato da Giovanni Paisiello che fu nominato dall’arciconfraternita maestro ordinario di cappella nel 1801).
La sagrestia contiene arredi settecenteschi e tre dipinti, meritevoli di essere restaurati quanto prima: Il Transito di San Giuseppe di ignoto pittore sull’altarino e L’ incontro dei Santi Pietro e Paolo e Il Martirio di San Gennaro alla Solfatara attribuiti a Niccolò De Simone alle pareti. In un vano successivo si ammirano alle pareti altre due tele di discreta qualità: L’Immacolata con i santi Pietro, Paolo e Gennaro di Giovanni Cingeri – un probabile allievo del tardo Solimena – (datata 1757) e Il Transito di San Giuseppe di Gaetano D’Agostino (datato 1888).
Si può accedere ai locali dell’ente sia dall’interno, che dal numero civico 19 di via Giuseppe Mancinelli. In essi si conservano: una cappella privata, l’archivio storico dell’opera, un prezioso fondo musicale con manoscritti di opere (in parte inedite) di maestri della Scuola musicale napoletana e una consistente raccolta di dipinti (tra i quali si annoverano: un gran numero di ritratti di papi, cardinali, sovrani e nobili, una Madonna dell’Umiltà su tavola del XV secolo, delle tele sia di ignoti che di importanti pittori locali come Onofrio Palumbo, Francesco De Mura, Giuseppe Bonito e Giovanni Sarnelli), sculture, paramenti sacri e reliquie (tra quest’ultime spicca la celebre “mazzarella” di San Giuseppe).
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Chiesa di San Giuseppe dei Nudi

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info e Accessibilità
Via Giuseppe Mancinelli, 14 80135 Napoli
+39 081 5498845
orari apertura
| Giorni | Mattina | Pomeriggio |
|---|---|---|
| Lunedì | 8:00- | -16:00 |
| Martedì | 8:00- | -16:00 |
| Mercoledì | 8:00- | -16:00 |
| Giovedì | 8:00- | -16:00 |
| Venerdì | 8:00- | -16:00 |
| Sabato | 8:00- | -16:00 |
| Domenica | 9:15 SS. Messa | – |




