Le quattro giornate di Napoli, Nanni Loy, 1962

Napoli è una città che non dimentica. Nel settembre del 1943 i suoi abitanti si ribellarono all’occupazione nazista in una coraggiosa insurrezione che durò quattro giorni. Questa pagina di storia è stata raccontata nel 1962 dal regista Nanni Loy nel film Le Quattro Giornate di Napoli, candidato all’Oscar, girato proprio nei luoghi reali della rivolta.

Piazza Dante
  • E’ una delle più importanti piazze di Napoli ed è situata nel centro storico cittadino. Punto di partenza del tour. Nel film diventa uno dei simboli della rivolta, con studenti e civili uniti per difendere la città.
  • 👉 Dove mangiare: poco distante, Tandem (via Paladino) per assaggiare la genovese napoletana.

Galleria Umberto I e Via Toledo
  • E’ una galleria commerciale costruita a  Napoli tra il 1887 e il 1890. È intitolata a Umberto I d’Italia, come omaggio al Re e in ricordo della sua generosa presenza durante l’epidemia di colera del 1884. Via Toledo, invece,  è una delle arterie principali di Napoli ed è lunga circa 1,2 km.
  • Nel film vediamo barricate e cittadini che trasformano la città in un teatro di resistenza.
  • 👉 Dove mangiare: Pizzeria Brandi (dove nacque la pizza Margherita) o un caffè allo storico Gambrinus.

Quartieri Spagnoli
  • Quartieri Spagnoli (in napoletano Quartieri Spagnuoli, comunemente anche ‘e Quartieri) sono una zona di Napoli. Ricompresi nel centro storico della città, essi sono suddivisi tra le municipalità 1 e 2.
  • Vicoli e balconi protagonisti sia del film che della realtà, con le barricate improvvisate dagli abitanti.
  • 👉 Dove mangiare: trattorie tipiche come Nennella, famosissima per piatti casalinghi e atmosfera popolare.

Museo Archeologico Nazionale (MANN)
  • Già Real Museo Borbonico e Museo nazionale, è un museo di tipo archeologico ubicato a Napoli.
  • Considerato uno dei più importanti al mondo nel suo genere[1], fu fondato nel 1777 e aperto nel 1816
  • Durante l’occupazione i tedeschi usarono il museo come base. Nel film si rievoca il valore dei beni culturali come simbolo di identità.
  • 👉 Dove mangiare: nei dintorni, Pizzeria Starita, una delle più antiche della città.

Ospedale Pellegrini
  • Il Presidio Ospedaliero dei Pellegrini, noto anche come Vecchio Pellegrini, è una storica struttura sanitaria situata nel centro storico di Napoli
  • Luogo reale di soccorso, nel film rappresenta la solidarietà dei napoletani
  • 👉 Dove mangiare: nella vicina Pignasecca, street food con sfogliatelle calde o pizza a portafoglio
Piazza del Mercato
  • E’ una delle piazze storiche di Napoli, situata nel quartiere Pendino, a pochi passi dal quartiere Mercato. Confina con piazza del Carmine e con l’attigua basilica del Carmine Maggiore
  • Storica piazza popolare, nel film è sfondo di scene corali e battaglie.
  • 👉 Dove mangiare: Trattoria Castel Nuovo, cucina di mare tradizionale.

Parti da Piazza Dante → Via Toledo & Galleria Umberto I. Percorri Via Toledo (10 min a piedi).

Dalla Galleria rientra su Via Toledo e svolta nei vicoli dei Quartieri Spagnoli (5 min).

Scendi verso Santa Lucia / Toledo per esplorare scorci tipici di Napoli.

Tappa pranzo 👉 Pranzo tipico da Trattoria Nennella, tra ironia e cucina popolare.🍽️:

Quartieri Spagnoli → Ospedale Pellegrini Risali per via Portamedina (7-8 min a piedi).

Ospedale Pellegrini → Museo Archeologico Nazionale (MANN)

Torna verso Piazza Dante e prosegui per Via Pessina → Piazza Cavour (12 min).

Da Piazza Cavour scendi lungo Via Foria → Via Duomo fino a Piazza del Mercato (20 min a piedi o 10 min in bus).

Piazza del Mercato → Castel Sant’Elmo (Vomero) Prendi la funicolare da Montesanto o Toledo fino al Vomero.

Con una breve passeggiata raggiungi il Castel Sant’Elmo, dove nel 1943 fu issata la bandiera italiana: nel film è il culmine della liberazione.

Pausa dolce: Scaturchio Certosa Café


🚶‍♂️ Logistica & trasporti
  • Centro storico (Dante, Toledo, Quartieri Spagnoli, Pellegrini, MANN) → tutto a piedi.
  • Piazza del Mercato → meglio in bus o taxi dal MANN se non vuoi camminare troppo.
  • Castel Sant’Elmo/Vomero → raggiungibile in funicolare (Montesanto o Toledo).

✅ Consigli finali
  • Itinerario a piedi nel centro (Piazza Dante → Quartieri Spagnoli → Ospedale Pellegrini → MANN): circa 3 ore con calma, includendo soste per foto e caffè.
  • Se si sceglie di farlo di pomeriggio, sali al Vomero verso le 16:00, così puoi ammirare il tramonto da Castel Sant’Elmo.
  • Unisce set della serie, bellezze storiche e ottimo cibo: perfetto mix tra cultura e gusto.

Scaturchio Certosa Café (vomero)

Anthill Cocktail & Tapas Bar (vomero)

O’Pazz Posillipo (posillipo)

Alicella Ristorante Cruderia (posillipo)